Gemme preziose

                 
                  Con il termine gemme si intende nell'uso abituale del termine e, in certi paesi, anche legale, un insieme di materiali di diversa origine (anche se la grande maggioranza è costituita da minerali), che a causa della loro specifica lucentezza, colore, trasparenza e brillanza, oltre che per la sua rarità, assumono un elevato valore economico.[1]

Rientrano fra le gemme tutte quelle specie e varietà minerali (oltre ad alcune rocce ed alcuni materiali di origine vegetale od animale) che sono suscettibili di essere lavorate tramite taglio o lucidatura per accrescerne l'estetica e, conseguentemente, il pregio.[1] Le gemme sono state in passato soprattutto utilizzate in lavori di gioielleria.
Alcune gemme:
1) turchese  2) ematite  3) crisocolla  4) occhio di tigre
5) quarzo  6) tormalina  7) corniola  8) pirite  9) sugilite
10) malachite  11) quarzo rosa  12) ossidiana "fiocchi di neve"
13) rubino  14) agata muschiata  15) diaspro  16) ametista
17) calcedonio  18) lapislazzuli.
La preziosità di queste pietre è determinata dalla loro purezza e dall'intensità del loro colore oltre che dalla loro rarità.
Sono considerate gemme pure l'avorio, il corallo e le perle, che sono di origine animale, così come l'ambra e il giaietto, che sono di origine vegetale.
Benché sia ancora comunemente usato, il termine pietre preziose ha poco significato poiché in pratica il valore commerciale di una gemma dipende essenzialmente dalle sue qualità ottiche (principalmente la limpidezza e il colore) e dalla lavorazione piuttosto che dalla appartenenza a specifiche specie minerali più o meno preziose.

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